Nelle nostre abitazioni bisogna temere essenzialmente tre tipi di tarli: il capricorno (Hylotrupes bajulus), il ìyctus (Lyctus) e l’Anobium punctatum.
Qualunque sia la specie alla quale appartengono, il loro sviluppo segue cicli analoghi. La femmina depone le uova nelle fessure del legno; poco dopo le larve si schiudono e scavano dei cunicoli nel legno, del quale si nutrono. Dopo un soggiorno più o meno lungo (può raggiungere addirittura i 10 anni), le larve subiscono una metamorfosi e solamente allo stadio adulto lasciano il legno attraverso dei fori di decollo (i caratteristici « fori di tarlo » che testimoniano la presenza degli insetti). Il ciclo può allora ricominciare.
La presenza di qualche foro in un mobile o su una trave, non è necessariamente sinonimo di colonia attiva. Bisogna intervenire solamente quando le larve sono presenti e continuano a distruggere il legno. Come individuarle? I fori tradiscono la loro presenza in diversi modi:
– troverete della «segatura» fresca sotto ai mobili, alle travi e alle carpenterie ;
– i fori freschi sono più chiari rispetto a quelli vecchi;
– alcuni insetti xilofagi fanno rumore. L’Anobium punctatum, ad esempio, batte ripetutamente la testa contro gli oggetti sul quale si viene a trovare, producendo un suono simile a quello, in lontananza, di un trapano ad aria compressa.
Indice
La casa
In linea di massima, in una casa abitata e pulita, non dovrebbe esserci nulla da temere, Una ispezione periodica del solaio e delle parti a vista della carpenteria, permette di intervenire tempestivamente e circoscrivere di conseguenza un eventuale attacco. L’ispezione è particolarmente raccomandata nel caso di vecchie abitazioni, soprattutto quelle in cui la carpenteria è costituita da travi e da legno non segato, oppure realizzata con legno non trattato.
Le costruzioni più recenti sono realizzate con legno trattato in precedenza.
Per essere sicuri di ciò, potrete sempre chiedere al vostro architetto di controllare il capitolato d’oneri. Per le carpenterie prefabbricate, esiste un marchio (accompagnato da rigidi e ripetuti controlli), che garantisce, tra le altre cose, la loro durata e di conseguenza anche la resistenza agli attacchi di parassiti. Per sapere se una Richiedete espressamente l’utilizzo di legno impregnato ed anche il certificato emesso dalla società incaricata che l’ha trattato. Questo certificato ha valore di garanzia.
I mobili
Per evitare la presenza di xilofagi nei mobili, applicate uno strato di finitura su tutti i lati (compresi anche quello inferiore, superiore e posteriore). Questa finitura può essere realizzata con pittura, vernice o cera.
Generalmente i mobili venduti dagli antiquari vengono trattati al momento del restauro. All’atto dell’acquisto, esigete il certificato che garantisca che tutti i trattamenti necessari sono stati effettuati.
Prima di collocare in casa vostra mobili acquistati presso un rigattiere, in un’asta o da un privato, ispezionateli con cura e, nel caso di oggetti non troppo preziosi, trattateli con prodotti preventivi o curativi. Non intervenite su mobili preziosi o trattati con finiture speciali (lucidati, con applicazioni o intarsi) in quanto alcuni solventi presenti nei prodotti di manutenzione intaccano gli strati di finitura o le colle. I mobili perderebbero valore.
ATTENZIONE
Raccogliete, preferibilmente all’esterno, la legna da ardere ed evitate soprattutto di tenerla in un solaio, sotto la carpenteria o in cantina. Eviterete in questo modo di introdurre in casa degli insetti adulti il rischio di dare origine ad un’ infestazione.
Come procedere
In un primo momento potrete intervenire voi stessi, applicando un prodotto preventivo o curativo, a seconda dei casi, in vendita dal droghiere, nei colorifici o presso i negozi di bricolage (chiedete o scegliete un prodotto specifico per la prevenzione o la lotta contro le tarme).
ATTENZIONE
Poiché questi prodotti sono più tossici, leggete attentamente le istruzioni d’uso e applicate scrupolosamente le misure di sicurezza.
Lavorate all’aria aperta o in un locale ben ventilato, indossate abiti coprenti, guanti e occhiali. Evitate di fumare, di mangiare o bere durante l’operazione.
Il prodotto può essere applicato con pennello oppure con una bomboletta provvista di un tubicino per iniettare direttamente nei fori l’insetticida. Potete anche iniettarlo servendovi di una siringa.
Prestate molta attenzione, nell’iniettare il liquido attraverso i fori in quanto i cunicoli a volte comunicano tra di loro; il prodotto iniettato da un lato rischia dunque di fuoriuscire dall’altro. E’ bene quindi far passare il dispositivo di iniezione attraverso un foglio di plastica che rivesta l’insieme della superficie da trattare. Insistete particolarmente sulle fessure, sul legno è gli assemblaggi.
Lasciate asciugare bene prima di applicare uno strato di finitura. Se si tratta di un mobile, aspettate qualche giorno prima di inserirlo in un locale abitato.
Se il vostro intervento risultasse inefficace nel neutralizzare l’attacco, rivolgetevi specialisti oppure ad un’impresa specializzata nei trattamenti per la casa o anche a un antiquario che tratti mobili