Nella casa appena acquistata il vecchio proprietario aveva lasciato i mobili della cucina: un armadietto portalavello, una cassettiera e una cucina a gas allineati da destra a sinistra sulla parete con gli attacchi di luce e gas e lo scarico dell’acqua. I mobili lasciavano dopo i fornelli uno spazio vuoto. Cosa fare per migliorare la situazione?
La soluzione consiste nella sostituzione del lavello e nell’applicazione di un nuovo top di truciolare, opportunamente sagomato, che corre dal lavello alla parete, coprendo anche lo spazio vuoto, diventato un mobiletto chiuso da un’antina.
Listelli più o meno spessi, applicati sotto la cassettiera e la regolazione dei piedini a vite della cucina
a gas le mettono a filo orizzontale col lavello.
Un’accurata riverniciatura della parete e l’applicazione di profili verticali di acciaio inox che scandiscono la suddivisione fra gli elementi della base completano, con, buon effetto estetico, la ristrutturazione, costata solo quanto occorre per l’acquisto del top, del lavello e dei profilati.
Indice
APRIRE IL PIANO PER INSERIRVI IL LAVELLO
1: marcare sul top l’apertura per l’incasso del lavello richiede, se nella confezione manca la maschera di taglio, una misurazione molto accurata che centri esattamente il lavello, lenendo conto anche della presenza del miscelatore. Qui vediamo misurazione ed applicazione del nastro maschera.
2: nei quattro angoli della finestra vanno aperti altrettanti fori di diametro un po’ superiore alla larghezza della lama che si intende usare. Per impedire che la punta uscendo in basso strappi il materiale, cosa inevitabile col truciolare, si blocca contro la faccia inferiore un pezzo di legno di scarto.
3: la regola d’arte vorrebbe la suola del seghetto poggiata sulla faccia nascosta del top.
L’applicazione del nastro autoadesivo sulla linea di taglio riduce sensibilmente la scheggiatura del laminato, comunque poi coperta dal bordo del lavello.
4: molti lavelli inox comprendono nella confezione anche la guarnizione autoadesiva da inserire sotto i bordi che poi le graffe di sostegno bloccano (attenzione alla centratura) sul top. Dove la guarnizione manca si ricorre al silicone spalmato lungo tutto il perimetro di appoggio dell’intero piano del lavello.
INSERIRE E BLOCCARE IL LAVELLO NEL PIANO
1: uno dei vantaggi dei lavelli d’acciaio è la sua leggerezza. La rubinetteria e gli scarichi si montano prima di incassarlo.
2: posato capovolto il lavello su una coppia di cavalletti, sostenendolo con un paio d’assi di scarto, vi si calza sopra il top. anch’esso ovviamente capovolto, e dopo averlo centrato si procede al fissaggio seguendo il sistema previsto dal costruttore.
3: se Il costruttore non ha previsto la guarnizione stagna, l’impermeabilizzazione è compito nostro. Bordato tutt’attorno il lavello con nastro maschera lasciando una fuga di non più di due millimetri, si inserisce il silicone trasparente, facendolo penetrare con un dito bagnato d’acqua e detersivo.
LA FINITURA DEL TOP
1: per ogni tipo di top sono sempre disponibili i terminali termoadesivi, non di rado in spezzoni già tagliati e sagomati a seguirne lo stondo del bordo. In caso contrario il terminale va prima incollato (ricordarsi di levigare al meglio il bordo del top) e poi adattato allo stondo tagliandolo grossolanamente con le forbici e poi pareggiandolo con delicato lavoro di scalpello e di lima a taglio dolce.
Il top viene reso solidale ai vari elementi della base da viti passanti dal basso che attraversano il tetto dei mobiletti in fori con diametro di un millimetro superiore a quello delle viti e con imbocco svasato per poterne affondare la testa a filo piano. Dove il tetto non esiste lo si sostituisce con traverse piatte inserite a filo piano nelle pareti del mobile di base (incastrate o fissate con piastrine metalliche ad L).
2: tutta la zona di contatto del top con le pareti si impermeabilizza con un cordone di silicone.
3: tra gli accessori di montaggio dei top ci sono anche i bordi a guscio formati da una base piuttosto rigida da fissare sul top e da una morbida striscia sagomata che vi si incastra sopra.
TRASPARENZE E LUCI DIETRO AI FORNELLI
Per cambiare volto al bancone della cucina occorrono lastre di vetro sintetico semiopaco, profilato d’alluminio a C nella cui gola le lastre entrino a misura, tubo quadro sempre d’alluminio, piatto di alluminio, viti e tasselli.
Si monta lungo la base l’impianto d’illuminazione, quindi si incollano verticalmente contro le piastrelle i tubi quadri lasciando un po’ di gioco per le luci.
Si fissa sul piano un profilato a C a tutta lunghezza inserendo nella gola le lastre di plastica. Si bloccano in posizione le lastre avvitando i piatti contro i tubi quadri.
L’impianto d’illuminazione consiste in una “collana” di LED inseriti in tubi di plastica trasparente, da fissare con nastro biadesivo, con velcro o fissaggi a scatto per impianti elettrici. Per l’accensione si usa un interruttore passante installato sul cavo.
1: non soggetti a particolari sollecitazioni, tutti gli elementi del telaio d’alluminio possono venir fissati con nastro biadesivo (meglio se telaio).
2: oltre agli strumenti per tagliare a misura lastre e profilati serve solo il trapano (non usare la percussione sulle piastrelle). Nel tubo quadro si notano i fori per i tasselli e quelli per le viti autofilettanti.
3: ancora il trapano viene usato per bloccare in posizione le lastre con le strisce metalliche.