Le seghe radiali sono innanzitutto seghe per tagli trasversali. ma grazie alla loro versatilità sono particolarmente indicate peri laboratori dei dilettanti. La sega esegue tagli longitudinali, trasversali, a angolo, inclinati e con leggere modificazioni la stessa macchina si trasforma in toupie, fresatrice, levigatrice e trapano. La lama e il corpo motore delle seghe radiali di tipo standard sono sospesi sotto il braccio metallico montato alla sommità della colonna rigida. Per i tagli angolati. il braccio ruota da un lato all’altro per presentare la lama angolata rispetto al pezzo in lavorazione. Contemporaneamente il corpo motore può essere inclinato e ruotato per eseguire i tagli composti. In un solo tipo il braccio è fisso, mentre ruota il piano di lavoro sottostante. Poiché la colonna è montata sul retro del piano di lavoro, si può installare la sega radiale anche contro la parete. La maggioranza delle seghe radiali ha propri sostegni per l’installazione sul banco di lavoro, ma sono reperibili anche tipi da conservare ripiegati appesi a mensole a parete.
Indice
Caratteristiche
Motore elettrico
Le seghe radiali medie per laboratori di dilettanti sono dotate di motore a induzione da 1.1 kW (1.5 Hp) circa. Questo è abbastanza potente per azionare la lama alla velocità di 3000 giri/minuto. ma non riesce a generare velocità di taglio paragonabile a quella delle toupie vere e proprie a meno che sia dotato di un secondo albero motore per lavori a alta velocità.
Diametro delle lame
Abitualmente le seghe radiali per dilettanti sono munite di lame da 250 mm.
Profondità di taglio
La maggioranza delle seghe radiali ha profondità massima possibile di taglio di 75 mm circa. La lama, insieme al braccio, è rialzata e abbassata ruotando la manovella alla sommità della colonna o sotto il piano di lavoro.
Angolazione del braccio
Il braccio può essere ruotato a sinistra e a destra dopo il disimpegno della leva di bloccaggio della regolazione angolare. L’arresto angolare blocca in posizione il braccio per i tagli trasversali tra 90° e 45°. La scala alla sommità della colonna indica l’angolazione.
Inclinazione della lama
La lama può essere inclinata a qualsiasi angolo tra la verticale e l’orizzontale, dopo aver disimpegnato l’arresto dell’inclinazione e tirato
indietro la spina dell’inclinazione, che si impegna automaticamente quando la lama è a 90° e 45°. Sono preferibili le macchine con scala dell’inclinazione chiaramente leggibile.
Capacità trasversale
La capacità massima di taglio trasversale è determinata principalmente dalla lunghezza del braccio. La capacità trasversale delle seghe radiali per laboratori casalinghi varia da 310 a 465 mm. Per tagli sino a 600 mm di larghezza si deve passare ai modelli professionali più piccoli.
Capacità longitudinale
Nei tagli longitudinali si seleziona la larghezza (sino a un massimo compreso tra 500 e 650 mm) facendo scorrere il corpo motore lungo il braccio e bloccandolo il posizione con la leva o con il pomolo appositi. La scala stampata sul braccio indica la larghezza dei tagli trasversali.
Paralama
La lama delle seghe radiali moderne è racchiusa dalla “cuffia a gravità”, che è sollevata automaticamente dal pezzo in lavorazione mentre sega, quindi a operazione ultimata ricade in posizione per effetto del peso proprio.
Coltello divisore
Nei tagli longitudinali, per evitare che il legno stagionato irregolare si blocchi sulla lama, si abbassa il coltello divisore, in posizione subito dietro la lama e lo si fissa con l’apposito dado. Nei tagli trasversali, il coltello divisore è spinto all’interno del
paralama.
Dispositivo fermapezzo
La lama che durante i tagli longitudinali si impunta, può rigettare il pezzo in lavorazione verso l’operatore. Per prevenire l’incidente, si monta sulla sega il dispositivo fermapezzo munito dei denti di arresto. l più leggero movimento all’indietro del pezzo in lavorazione provoca la rotazione in basso dei denti di arresto appuntiti, che trattengono il legno. l dispositivo antirigetto funge anche da fermapezzo, impedendo al pezzo in lavorazione di essere sollevato dal piano di lavoro dai denti della lama.
Nei tagli longitudinali si alza o si abbassa il dispositivo fermapezzo sino a quando le punte dei denti di arresto si trovano 3 mm circa sotto la superficie del legno. Nei tagli trasversali si alza il dispositivo libero dal legno.
Piano di lavoro
Alla base metallica della macchina è fissato un semplice piano di lavoro in truciolare o in pannelli di fibre a alta densità. Poiché la lama delle seghe radiali deve tagliare nella superficie del piano di lavoro, è consigliabile fissarvi con chiodi o con adesivo una fodera sottile in multistrati o in pannello di fibre. Si controlli che tutti i fissaggi metallici siano fuori portata dei movimenti della lama.
Battuta
Nei tagli trasversali i pezzi in lavorazione sono tenuti contro la battuta e fatti scorrere attraverso il piano. La stessa battuta serve per guidare i pezzi nei tagli longitudinali.
Per i tagli trasversali la battuta è collocata tra piano e tavola distanziatrice; tra i tagli si tiene la lama dietro la battuta. Per aumentare la capacità longitudinale, si può collocare la battuta dietro la tavola distanziatrice.
In genere la battuta in dotazione è realizzata nello stesso materiale fibroso del piano di lavoro. E’ possibile, però, sostituirla con altra in massello; in tal caso si realizza più lunga dell’originaria per potervi bloccare con i morsetti gli arresti in modo da accogliere anche pezzi più lunghi.
Interruttori
In genere gli interruttori sono collocati o all’estremità del braccio o sull’impugnatura di comando, dove sono a portata di mano. Sono reperibili anche seghe circolari con chiave amovibile.
Aspirazione della segatura
Le seghe radiali producono una grande quantità di segatura, che è espulsa attraverso lo scarico in gomma del paralama. E’ necessario prevedere l’impianto di aspirazione della segatura per mantenere sicuro lo spazio intorno alla sega. che altrimenti diventerebbe scivoloso.
Norme di sicurezza
Quando si azionano le seghe radiali si seguono sempre le norme generali di sicurezza per le macchine utensili e inoltre
-Installare la sega radiale leggermente inclinata verso il fondo, così che lama e corpo motore non possano scivolare verso l’operatore per effetto del peso proprio.
-Nei tagli trasversali, controllare che la mano che tiene il pezzo in lavorazione non sia allineata alla lama.
-Tra due tagli trasversali, parcheggiare sempre lama e corpo motore dietro la battuta.
-Non tagliare mai longitudinalmente senza dispositivo fermapezzo e coltello divisore.
-Tenere affilati i denti di arresto del dispositivo fermapezzo. Fare attenzione durante il taglio longitudinale dei pannelli con laminato plastico, dato che può non offrire presa sufficiente ai denti di arresto.
-Non lavorare mai a mano libera. Usare sempre la battuta o altri dispositivi per tenere fermo il pezzo in lavorazione e impedirgli di girarsi e ruotare.
-Programmare i tagli trasversali in modo che il ritaglio sia libero di muoversi lateralmente allontanandosi dalla lama.
-Nei tagli trasversali non stare mai in piedi allineati alla lama.
-Farsi aiutare a sostenere le tavole lunghe.
-Non tagliare longitudinalmente pezzi cosi corti che portino le mani vicino alla lama.
-Tenere il paralama in posizione e in buone condizioni d’uso.
LAME E FERRI PER SEGA RADIALE
Le lame disponibili per seghe radiali sono simili a quelle usate sulle segatrici. Le lame universali, in particolare quelle con placchette in carburo di tungsteno, sono le più indicate per i laboratori casalinghi. Per tagliare scanalature e canali si può montare la lama oscillante.
Lama per scanalare
La lama per scanalare montata sull’albero normale della sega permette di tagliare in una sola passata scanalature e canali con larghezza sino a 21 mm. E’ formata da due lame universali, che tagliano contemporaneamente i due lati delle scanalature o dei canali, mentre i coltelli interni serrati tra esse rimuovono lo scarto. L’aggiustaggio di precisione della larghezza di taglio si effettua interponendo tra le lame rondelle di carta.
PORTAFERRI
Le seghe radiali si trasformano in toupie sostituendo la lama con il portaferri metallico che porta due o tre ferri sagomati. I portaferri a tre ferri lasciano finiture molto più nette. I ferri sono imbullonati nelle scanalature apposite del portaferri. Per le seghe radiali è disponibile una vasta gamma di ferri sagomati.
La macchina può essere predisposta con portaferri che ruota in orizzontale, ma in questo caso si devono montare guide e dispositivi di protezione speciali. Nel caso il portaferri possa essere montato in verticale, come la lama della sega, si usa il paralama in dotazione.
TAGLI TRASVERSALI CON LA SEGA RADIALE
Per dividere completamente il legname, la lama della sega deve mordere nel rivestimento in multistrati del piano di lavoro per i mm circa. La linea cosi incisa attraversa il piano e la battuta. La tacca praticata nella battuta serve da guida per allineare alla lama la linea di taglio tracciata sui pezzi. Nei tagli longitudinali sia il paralama sia il fermapezzo devono essere sollevati.
Tagli trasversali a squadra
Con una mano si tiene il pezzo, faccia di riferimento in alto, contro la battuta in modo che la lama tagli sul lato di scarto della linea del tracciamento. Si controlla che tutti gli arresti siano serrati tranne l’unico che permette a lama e corpo motore di scorrere lungo il braccio. Si accende e si tira regolarmente a sé la sega dividendo appena il pezzo, poi si spinge indietro la sega e si spegne.
I tagli trasversali sono relativamente sicuri, poiché l’azione della lama tende a tenere il pezzo contro la battuta e sul piano di lavoro. La lama, però, ha anche la tendenza a strappare verso l’operatore, tendenza cui ci si oppone tenendo l’avambraccio in linea retta con l’impugnatura della sega.
Tagli trasversali identici
Quando si vogliono tagliare più pezzi identici nella lunghezza prefissata, l’allineamento delle linee tracciate alla tacca nella battuta può non essere sufficientemente accurato. Sulla battuta si blocca invece con i morsetti un blocchetto di legno con funzione di arresto dei pezzi in lavorazione, ma non lo si posiziona mai in modo da ridurre il movimento laterale dei ritagli una volta tagliati. Si controlli sempre anche che la segatura non resti bloccata tra pezzo in lavorazione e battuta o arresto.
Taglio di tavole larghe o spesse
Quando si devono tagliare tavole più larghe della larghezza trasversale massima o più spesse dell’altezza massima di taglio si usa l’arresto.
Si taglia appena più di metà pezzo e, dopo averlo capovolto, lo si preme contro l’arresto e si divide il legno con un altro taglio. Questo sistema è accettabile soio quando non è importante preservare la faccia di riferimento.
Tagli trasversali inclinati
Per i tagli trasversali inclinati prima si inclina la lama e la si blocca all’angolazione prescelta, poi si lavora come nei tagli trasversali a squadra.
Tagli angolati
Per tagliare a ugnatura l’estremità dei pezzi in lavorazione, si ruota il braccio all’angolo stabilito (in genere 45 gradi, tenendo la lama verticale, e lo si blocca in posizione. Tenendo con forza il pezzo contro la battuta per essere sicuri che non possa muoversi durante l’operazione, si taglia l’ugnatura tirando la sega verso il fronte del piano di lavoro.
TAGLI LONGITUDINALI CON LA SEGA RADIALE
Per tagliare nella larghezza i pezzi in lavorazione, si deve ruotare la lama della sega radiale parallela alla battuta. Per pezzi relativamente stretti la lama è rivolta verso la colonna della sega. nella posizione detta -taglio interno”. Per le tavole più larghe, la lama deve essere ruotata nella posizione detta ‘taglio esterno”, rivolta cioè dalla parte opposta alla colonna.
Avanzamento del pezzo in lavorazione
I pezzi devono avanzare contro il verso di rotazione della lama, altrimenti la lama strappa il pezzo. tirando a sé la mano dell’operatore. Nella posizione a ‘taglio interno”, il pezzo in lavorazione è fatto avanzare da un lato del tavolo (in genere quello di destra, ma si controllino le istruzioni allegate): nella posizione a “taglio esterno” è fatto avanzare dall’altro, dato che la lama è rivolta nella posizione opposta. Nei tagli longitudinali, sia interni sia esterni, si devono posizionare sia dispositivo fermapezzo che coltello divisore.
Direzione di avanzamento
Il pezzo in lavorazione deve sempre avanzare contro il verso di rotazione della lama.
Regolazione della lama
Si fa scorrere la lama lungo il braccio sino a quando la larghezza stabilita di taglio è indicata dalla scala dei tagli longitudinali. Per controllare che la regolazione non sia stata alterata dal serraggio delle leve di bloccaggio, si effettua il taglio di prova all’estremità di legname di scarto. La capacità longitudinale può essere aumentata collocando la battuta dietro la tavola distanziatrice. Per dividere il pezzo in lavorazione, si deve abbassare la lama in modo che tagli il rivestimento del piano di lavoro per la profondità di 1 mm circa.
Tagli longitudinali in misura
Dopo aver controllato che tutte le leve siano bloccate, si accende. Tenendo il pezzo in lavorazione contro la battuta, lo si fa avanzare sulla lama a velocità costante usando entrambe le mani. I pezzi stretti che porterebbero le mani vicino alla lama, si fanno avanzare sempre con il bastone di alimentazione. I pezzi molto lunghi si fanno sostenere o ritirare all’altro lato del piano di lavoro.
Tagli longitudinali inclinati
Per tagliare lo smusso lungo il bordo dei pezzi in lavorazione, si opera come nei tagli longitudinali a squadra, ma si inclina la lama all’angolazione prescelta. Nel montaggio dei denti di arresto con la lama inclinata si seguono alla lettera le istruzioni allegate al dispositivo fermapezzo.
TAGLIO DI CANALI, SCANALATURE E BATTUTE
E’ possibile tagliare scanalature e battute parallele alla direzione delle fibre e canali trasversali al pezzo in lavorazione usando la lama normale per tagliare lungo i due lati e rimuovendo Io scarto una larghezza di lama alla volta. E’ molto meno laborioso, però, usare la lama oscillante o quella per scanalare.
Taglio dei canali
Con la lama per scanalare i canali si tagliano come nei tagli trasversali o angolati. La lama per scanalare, essendo più larga di quella normale, può accentuare la tendenza della macchina a tirare verso l’operatore: si sia pronti quindi a resistervi. Per ripetere il canale su più pezzi. si blocca l’arresto sulla battuta.
Taglio delle scanalature
Si predispone la lama per scanalare sulla larghezza di taglio prescelta. Si rimuove il coltello divisore, ma si tengono in posizione sia paralama che dispositivo fermapezzo. Si sceglie la posizione a taglio interno o esterno, come appropriato, quindi si lavora come nei tagli longitudinali.
Taglio delle battute
Per tagliare le scanalature lungo il bordo dei pezzi in lavorazione. si usa la lama per scanalare come nel taglio delle scanalature.
CURVATURA
Curvare il legno massello con il sistema delle strade è facile con la sega radiale messa a punto per i tagli trasversali.
La semplice maschera per spaziare regolarmente le strade si realizza piantando un chiodo nella battuta e tagliandone la testa. Dopo avere tagliato una strada, si sposta di lato il pezzo in lavorazione, si impegna la strada sul chiodo e si taglia la strada successiva. Invece di usare il chiodo. si può fare un segno a matita sulla battuta e allineare i tagli a occhio.
TAGLIO DEI GIUNTI CON LA SEGA RADIALE
Con la sega radiale si possono tagliare con rapidità e precisione alcuni giunti semplici. Si monta la lama universale o. per risparmiare tempo e danaro, si tagliano i giunti a mezzo legno, a battuta e i tenoni con la lama per scanalare.
Giunti a ugnatura rinforzati
Spesso per rinforzare i giunti a ugnatura si usano linguette in multistrati. Dopo aver eseguito i due tagli inclinati, si regola l’altezza della lama quindi si girano di testa i due elementi e si taglia la scanalatura per la linguetta. Per essere sicuri che la posizione sia identica nei due mezzi giunti, si usa l’arresto.
Giunti a mezzo legno
Per i giunti a mezzo legno d’angolo e intermedi, prima si regola l’altezza della lama per tagliare metà spessore del legno, poi si taglia trasversalmente lungo le linee di spalla. Lo scarto si rimuove poco alla volta, facendo scorrere di lato contro la guida il pezzo e effettuando tagli trasversali successivi.
Per ripetere con precisione il taglio della linea di spalla, si usa l’arresto. Nei giunti a mezzo legno intermedi, si bloccano due arresti alle estremità della battuta.
Giunti a battuta
Si squadrano i due elementi del giunto con tagli trasversali diritti poi si regola l’altezza della lama e si taglia la battuta allo stesso modo dei giunti a mezzo legno.
Taglio dei tenoni
Con il pezzo in lavorazione tenuto contro l’arresto, si taglia un lato del tenone come il giunto a battuta, poi si ruota sopra sotto e si taglia l’altro lato.
TRAPANARE CON LA SEGA RADIALE
La sega radiale si trasforma in trapano elettrico montando il mandrino con capacità di 10 mm sull’albero all’altra estremità del corpo motore rispetto alla lama, che prima deve essere rimossa.
Trapanare nel lato
Per trapanare nel lato dei pezzi in lavorazione, si mette a punto la macchina in modo che il mandrino sia rivolto verso la colonna. Si realizza una guida alta da usare come sostegno e si rialza il pezzo in lavorazione su legname di scarto. Per posizionare con precisione il pezzo si blocca con il morsetto l’arresto.
Si tiene o si blocca il pezzo in lavorazione, poi si accende e si fa avanzare la punta spingendo il corpo motore lungo il braccio (1). Trapanando una serie di fori allineati, si rimuove lo scarto delle mortase.
Trapanare nella testa
Per trapanare nella testa (per inserire spinotti, per esempio) si ruota il corpo motore in modo che la punta del trapano sia parallela alla battuta e si serrano tutti i bloccaggi. Si rialza il pezzo in lavorazione su una scatola di costruzione provvisoria o su legname di scarto e lo si fa avanzare lungo la guida sulla punta (2). Come arresto di profondità. si blocca con il morsetto un blocchetto di legno alla battuta davanti al pezzo.
FRESARE CON LA SEGA RADIALE
Le seghe radiali hanno in dotazione speciali sostegni per il montaggio delle fresatrici delle principali case produttrici.
Fare scorrere la fresatrice avanti e indietro lungo il braccio della sega radiale è un ottimo sistema per tagliare canali ciechi nel fianco di librerie e scale.
Scanalature e battute longitudinali si tagliano facendo scorrere il pezzo lungo la battuta sulla fresatrice fissa tenuta in posizione dalla leva di bloccaggio della sega. l taglio delle scanalature cieche è meno semplice, dato che si deve sollevare e abbassare la fresatrice durante l’operazione. azionando la manovella di regolazione dell’altezza.
Nella sagomatura e battentàtura dei bordi, si deve far avanzare
il pezzo in lavorazione contro il verso di rotazione della
UTILIZZO DEL PORTAFERRI
Quando si vogliono sagomare i pezzi in lavorazione con il porta ferri, si deve montare la protezione apposita che circonda i ferri. Si deve anche realizzare la guida in due parti e controllare che tutte le operazioni siano effettuate rispettando le norme di sicurezza. Poche seghe radiali hanno in dotazione la protezione fermapezzo che invece lo è nelle toupie vere e proprie. pertanto può essere necessario realizzare la tavola a pettine per tenere con forza i pezzi in lavorazione contro la guida
Realizzazione della guida per sagomare
Quando il portaferri è montato in orizzontale per sagomare il bordo dei pezzi in lavorazione, si deve montare la guida in due parti, attraverso le quali sporgono i ferri. Si bloccano le due metà delta guida tra piano di lavoro e tavola distanziatrice, aggiustandole in modo da lasciare appena lo spazio sufficiente per i ferri (1).
Quando si tagliano le battute e modanature che lasciano parte del bordo intatta, le due metà della guida devono essere allineate (2).
Per sostenere i bordi con modanature profonde, la metà di uscita della guida deve essere portata in avanti (3).
l sistema più semplice è piallare due listelli di legno allo spessore che corrisponde esattamente alla quantità di legno da rimuovere. Posare un listello davanti alla guida e l’altro dietro la metà di uscita (4). I listelli devono essere a raso del piano di lavoro.
Regolazione dell’altezza del ferri
Utilizzando i comandi della sega. si può regolare l’altezza dei ferri per sagomare il pezzo in lavorazione da sopra (1 ). Sagomare da sotto (2), però, presenta due pregi. Primo, il pezzo stesso protegge l’operatore dai ferri. Secondo, se il pezzo in lavorazione dovesse saltare dal tavolo per qualsiasi motivo, i ferri non morderebbero più a fondo come invece farebbero con il portai erri montato sopra il pezzo stesso.
Il posizionamento del portaferri sotto il pezzo in lavorazione si ottiene tagliando un foro nel piano di lavoro e nella tavola distanziatrice o posando una tavola sul piano per sollevare il pezzo stesso.
Sagomatura di tavole larghe
Il pezzo in lavorazione deve sempre avanzare a velocità costante contro il verso di rotazione del portaferri. Si preme il pezzo contro la guida con entrambe le mani, mai tenendole dietro o allineate ai ferri. Non si deve cercare di togliere troppo legno in una sola passata. Le modanature profonde si eseguono in due o tre tagli poco profondi regolando il portaferri tra le passate.
Sagomatura di tavole strette
Le tavole strette non si fanno avanzare a mano oltre i ferri. Con il seghetto alternativo o con la sega a nastro si realizza la tavola a pettine, tagliando denti curvi lungo il bordo di una tavola. Si avvita la tavola a pettine al piano di lavoro lasciando tra guida e denti flessibili appena lo spazio per far scorrere il pezzo in lavorazione. Con il bastone di alimentazione si fanno superare i ferri al pezzo. Le strisce molto sottili di legno non si sagomano, si sagoma invece il bordo di una tavola più larga, poi si taglia la striscia nella dimensione voluta.
UTILIZZO DELLA SEGA RADIALE COME LEVIGATRICE
Le seghe radiali si trasformano in macchine levigatrici molto pratiche aggiungendo semplicemente la levigatrice a disco o a tamburo. I due accessori si montano al posto della lama.
Levigatrice a tamburo
Le piccole levigatrici a tamburo reperibili per te seghe radiali sono particolarmente indicate per la finiture e la sagomatura dei pezzi. Con il tamburo montato in verticale, si fanno avanzare a mano libera i pezzi sagomati contro la superficie abrasiva. Si separano piano di lavoro e tavola distanziatrice con blocchetti di legno così da formare il vuoto in cui abbassare il tamburo a livello della superficie del piano di lavoro. Per levigare i bordi inclinati, si inclina il corpo motore.
Per levigare pezzi stretti con superfici piane, si mette il tamburo in orizzontale e vi si passa sotto il pezzo in lavorazione.
Si faccia attenzione a avanzare il pezzo in lavorazione contro il verso di rotazione del tamburo, altrimenti può essere strappato dalle mani e gettato via dalla macchina.
Levigatrice a disco
Per levigare di testa, si ruota il braccio di lato e si abbassa il corpo motore in modo da presentare il disco lungo la prolunga del piano di lavoro. Quando non vi è spazio per realizzare la prolunga, si solleva il pezzo in lavorazione su scatole o tavole posate provvisoriamente sul piano di lavoro. Si blocca il braccio a 90° e si regola il disco in modo che ruoti a livello della scatola.
Si lavora sempre contro il lato verso il basso del disco, in modo che il pezzo in lavorazione sia tenuto contro il piano di lavoro. I pezzi a squadra e a ugnatura si levigano contro guide bloccate, mentre la sagomatura si esegue a mano