In questa guida vediamo come riparare seduta e schienale di una sedia.
Indice
La fodera di juta
Non è raro che a uno strappo nella tappezzeria di una sedia corrisponda una rottura dell’imbottitura o addirittura dello strato di juta che separa le molle dell’Imbottitura.
Supponiamo che sia questo il caso e affrontiamo la prima delle operazioni, vale a dire la sostituzione della juta. Con i! solito sistema del cacciavite o, meglio, dello scalpello e martello, staccare tutti i chiodi che fissano il rivestimento esterno, dopo avere tolto il nastro (sovente incollato) che li ricopre. Agire con estrema delicatezza per non danneggiare il legno della sedia. Tagliare con una lama bene affilata il legaccio che fissa l’imbottitura alla juta sottostante.
Per ottenere una riparazione veramente salda, è bene non eliminare del tutto la vecchia juta, a condizione naturalmente che le sue parti fissate alla sedia siano ancora in buone condizioni. Procurarsi un pezzo di juta di misura sufficiente a coprire la parte danneggiata. Nella parte posteriore della sedia fare un bordo largo un paio di centimetri e fissare con una serie di chiodini all’intelaia tura della sedia. Sui due iati, come indica la fig. 2, cucire la nuova juta a quella vecchia, dopo avere voltato al disotto un bordo largo 2 cm, ed avere fissato i due angoli anteriori con due ferri da maglia.
Risulta essere opportuno ricordare che per questo tipo di lavoro occorre un ago ricurvo. Annodare il primo punto, poi procedere in avanti fino a quando si raggiungono i due ferri da maglia, stando bene attenti a tendere il filo ad ogni
punto. Prima di estrarre i ferri, completare la cucitura anche sulla parte anteriore.
Qualora questa coincidesse con il telaio della sedia, anziché una cucitura si dovrebbe ripiegare il solito bordo di due centimetri e fissare alla sedia stessa con una serie di chiodini, a distanza di 4 cm l’uno dall’altro. L’operazione di rinnovamento della juta è quasi completa. Per assicurarsi che non possa più muoversi, e per contribuire al tempo stesso alla solidità del molleggiamento, occorre fissare la juta alle molle sotto stanti, seguendo una traccia molto simile a quella già vista per il fissaggio delle cinghie di sostegno. Visto da sopra, il percorso può essere quello indicato nella fig. 3, con una serie di tre nodi per ognuna delle molle.
Ricopertura
Terminata la riparazione dello strato di juta, occorre affrontare la ricostruzione finale dell’imbottitura e del rivestimento esterno. Per essere pignoli, sarebbe opportuno sostituire l’imbottitura ogni volta che si deve “smontare” il sedile, per evitare di doverlo poi fare a breve distanza di tempo. Le imbottiture di lana o di crine, con cui probabilmente la vecchia sedia era stata costruita, possono facilmente essere sostituite da un foglio di gommapiuma che abbia più o meno lo stesso spessore, vale a dire 10 o 15 mm. La gommapiuma, oltre a essere più morbida, ha l’enorme vantaggio di potere essere acquistata con pochi soldi, e di poter quindi essere sostituita ad ogni “smontaggio” della sedia senza un eccessivo dispendio.
Per sostituire la vecchia imbottitura stenderla sulla nuova juta e misurarla con cura.
Tagliare quindi il foglio di gommapiuma lasciando bordi supplementari larghi un paio di centimetri. Collocare quindi lo strato di gommapiuma al posto della vecchia imbottitura. Con lo stesso coltello lungo, o con una lama da modellista, tagliare gli angoli posteriori, come indica la fig. 1, affinché la nuova imbottitura circondi esattamente i montanti dello schienale. Con una matita o un pezzo di gesso colorato segnare sulla gommapiuma una serie di linee in corrispondenza dei bordi della sedia. Quindi, con la lama affilata, tagliare esattamente lungo queste linee, dopo avere fissato la gommapiuma alla juta con una serie di spilli o con ferri da maglia di diametro molto picco.
Con un metro da stoffa, passando sopra l’imbottitura, misurare poi la larghezza e la lunghezza del sedile concedendo 2 cm di più, oltre la linea di fissaggio con i chiodi situata su ognuno dei lati. In base a queste misure tagliare quello che sarà il rivestimento della sedia. Stenderlo quindi sulla sedia, assicurandosi che sia ben centrato, e fissarlo con una serie di spilli.
Fissare il nuovo rivestimento (fig. 1) con un chiodino che lo blocchi centralmente al telaio della sedia. Lisciare bene il rivestimento, ed eseguire lo stesso tipo di fissaggio anche sulla parte anteriore della sedia. Lisciare il rivestimento verso entrambi gli angoli anteriori e fissare delicatamente con puntine, quindi lisciare sui due lati, dalla parte anteriore fino al centro, e anche qui fissare con alcune puntine.
Piegare gli angoli posteriori fino al montante dello schienale e tagliare il tessuto diagonalmente, in modo che il rivestimento possa poggiare senza fare grinze. Lasciare alcuni millimetri di margine agli angoli posteriori, e servendosi di un paio di forbici fare entrare il tessuto nello stretto interstizio fra i montanti e l’imbottitura del sedile. Fare quindi scivolare la parte posteriore del rivestimento fra i due montanti dello schienale, tenderla e fissarla con i chiodi previsti lungo la linea di fissaggio.
Eseguire la stessa operazione anche sui due lati, procedendo verso gli angoli anteriori. Ognuno dei chiodini, detto per inciso, deve essere a 2-3 cm da quello precedente. Giunti agli angoli anteriori, tendere il tessuto dal centro dell’angolo, verso il basso, e fissare con un chiodino.
Fissare altri due chiodi a circa tre centimetri dal primo, uno per parte, tenendo sempre teso il tessuto. Prendere lo sbuffo posteriore del tessuto e piegarlo in avanti, dopo tagliato il tessuto stesso dalia base fino all’altezza del chiodo centrale. Poi prendere lo sbuffo che rimane sul davanti e piegarlo all’indietro. Quindi fissare con tre chiodini.
Controllare che il rivestimento sia perfettamente teso, e che tutti i chiodi siano bene fissati, quindi con una lama bene affilata tagliare il bordo del panno pochi millimetri sotto la linea dei chiodini. E ora sufficiente ricoprire tutti i chiodini con un nastro decorativo.
Fissarlo ad una estremità della sedia con due punte a testa piatta, quindi spalmarne la parte interna con un adesivo adatto ai tessuti (tutti i tipi a base di lattice vanno bene). Incollare un lato della sedia per volta, fissando con una punta a testa piatta ad ogni angolo.
Per sostituire l’imbottitura e il rivestimento sullo schienale di una sedia si segue un procedimento analogo a quello visto per il sedile. Staccare il rivestimento togliendo le punte di fissaggio con un cacciavite largo o uno scalpello, facendo comunque molta attenzione a non rovinare il legno dello schienale. Staccare quindi anche due lati della juta e rifissarli tirando e tendendoli. Se la juta fosse lisa o addirittura strappata, occorre sostituirla, seguendo le istruzioni viste al capitolo precedente. Sostituire quindi l’imbottitura, avendo tuttavia l’accortezza di fissarla in due strati: uno che raggiunga i limiti dello schienale, l’altro leggermente più stretto (circa 1 cm), come è indicato
nella fig. 3. Tagliare il tessuto per il rivestimento, lasciando un bordo eccedente di circa 2 cm, poi fissare con una serie di chiodini, partendo verso l’esterno, e affrontando poi gli altri tre lati. Tagliare in seguito, lungo il tratteggio come indica il dettaglio 1 della fig. 4, esternamente ai chiodi, ma di pochi centimetri.
Ultimato questo lavoro, non resta che coprire, come già si è visto per il sedile, con nastro decorativo. Fissare una estremità con due punte a testa piatta, poi incollare il nastro e fissarlo lungo il bordo del rivestimento dello schienale (dettaglio 2, fig. 4). Agli angoli il nastro deve essere piegato come è indicato al dettaglio 3 delia stessa figura. Per quanto riguarda la parte posteriore dello schienale, il lavoro è molto più semplice. Raramente, infatti, c’è un’imbottitura di cui occuparsi e in genere si tratta soltanto di un rivestimento, quindi piuttosto semplice. Staccare le punte di fissaggio, misurare il tessuto, fissarlo ma serie di chiodini, quindi tagliare i bordi esterni e ricoprire con lo stesso nastro, allo stesso modo in cui è stata ricoperta la parte anteriore. Qualche volta c’è un’imbottitura anche nella parte posteriore dello schienale. In tal caso, tuttavia, è meno spessa di quella anteriore: è composta, cioè, da un solo strato di gommapiuma, che potrà addirittura essere incollata alla juta sottostante. Dopo avere ultimato così la «ricostruzione» di una sedia imbottita, può essere consigliabile rivestire la parte sotto il sedile con una tela di juta, fissata con una serie di chiodini, affinché non entri polvere fra le cinghie e le molle.