Come si è già avuto occasione di dire il restauro è un’arte e come tale non è pensabile dettarne neppure i principi fondamentali in così poco spazio: esistono comunque piccoli lavori che possono essere eseguiti da un dilettante, se il dipinto ha un valore modesto, ottenendo risultati accettabili; per opere importanti invece si consiglia senz’altro di rivolgersi al lavoro di un restauratore esperto.
Per gli interventi di piccolo restauro sono necessari alcuni attrezzi e materiali specifici (fig. 1): uno spatolino da pittore
qualche pennellino a punta sottile (doppio zero e triplo zero)
una lama affilata e un piccolo bulino
# | Anteprima | Prodotto | Prezzo | |
---|---|---|---|---|
1 | Stanley 0 58 120 Bulino, 15.01 x 7.01 x 0.99 cm | 4,70 EUR | Acquista su Amazon | |
2 | BETA Tools 490015 BULINI 150MM 5, 5 mm | 13,72 EUR | Acquista su Amazon | |
3 | Beta 32AU - Bulino automatico corpo brunito | 37,99 EUR | Acquista su Amazon | |
4 | S&R Punzone Centrale Professionale Bulino Automatico 50-100N con Punta di Ricambio per Metallo... | 14,99 EUR | Acquista su Amazon | |
5 | wolfcraft Bulino, 7980010 | 8,15 EUR | Acquista su Amazon |
oltre, necessariamente, ai colori di volta in volta adatti. Con questa piccola attrezzatura di base si può procedere ai lavori.
Restauro su carta: dopo aver riparato un foro sulla carta come è necessario, colorare la toppa con una tinta la più vicina possibile a quella della zona circostante, usare un pennellino di piccole dimensioni e, prima di applicare il colore sulla toppa, fare alcune prove di somiglianza. Per le prove usare lo stesso tipo di carta utilizzato per la toppa. In vari punti di un piatto da cucina prepararsi varie tonalità di colore e stenderne qualche pennellata sulla carta di prova; lasciare asciugare il colore e raffrontare i vari provini alla zona riparata accostandoveli. Individuato il colore adatto, coprire attentamente la toppa senza uscire dai suoi bordi per non rendere più scuro il colore della zona circostante. Si tenga conto che se si usano colori ad acqua non è poi possibile eseguire dei ritocchi, è bene quindi essere molto pignoli nella scelta del provino adatto.
Stuccare una riparazione: per quanto si sia abili nel riparare un foglio di compensato o una tavoletta, può sempre capitare il caso in cui i lembi di una fenditura non combacino perfetta mente. Se questo accade sulla faccia opposta del dipinto la cosa non dà alcun fastidio se invece la fessura si viene a trovare sulla superficie dipinta, questa deturpa il quadro oltre ad essere ricettacolo di polvere e sporcizia. D’altra parte se la fessura si trova in una zona fondamentale del dipinto, la sua riparazione non può limitarsi alla sola stuccatura che metterebbe ancor più in risalto il danno subito dal dipinto, ma richiede il ritocco vero e proprio e per questo è necessario sapersi destreggiare con colori e pennelli; in questi casi, quindi, non resta che affidarsi ad un restauratore esperto. Se la fenditura invece, come accade in molti casi, si trova in una zona marginale del dipinto, la si può stuccare senza ritoccarla lasciando in evidenza l’incompletezza del quadro. La stuccatura va eseguita con stucco apposito per pittori acquistabile nei colorifici e al quale potranno essere aggiunte, in piccole quantità delle terre colorate per adeguare il colore della riparazione a quello delle zone circostanti. Preparare una minima quantità di stucco in una tazzina; aggiungervi, poco alla volta, la terra fino ad ottenere il colore desiderato.
Mascherare con del nastro adesivo di carta (con colla poco tenace) i lembi della fessura in modo da evitare di sporcarli con lo stucco. Usando la spatolina, procedere alla stuccatura iniziando dal punto più largo verso quello più sottile. A stucco asciutto verificare se si sono prodotti degli avvallamenti e, in caso affermativo, colmarli con altro stucco. Staccare poi delicatamente il nastro adesivo e con il bulino ritoccare i bordi della stuccatura dove si fossero sovrapposti al dipinto.
Come recuperare una tela: nel caso, cercando fra le vecchie cose, capitasse fra le mani una vecchia tela trascurata da tempo, con addirittura delle parti mancanti, ma ancora capace di fare bella mostra di sé, è possibile recuperarla ed incorniciarla dopo averla fissata su un supporto di tela ausiliario (fig. 2). Ci si procura un pezzo di tela da pittore di colore neutro grande quanto basta per contenere la tela danneggiata avanzando i bordi per il fissaggio. Si posa la vecchia tela a faccia in giù su un piano coperto di carta oleata. Si ricompone la tela eliminando eventuali deformazioni. Si segna sulla carta la posizione che dovrà avere la tela di rinforzo. Si spalma la superficie posteriore del dipinto con colla di pesce e quindi vi si stende sopra la tela. Qualche peso garantirà un buon incollaggio.