Il tritatutto consta di un motore, inserito in una custodia, che fa ruotare, attraverso un sistema di ingranaggi, uno stelo con una cava frontale quadrata che sporge orizzontalmente dall’estremità anteriore dell’apparecchio.
Tale estremità è sagomata in modo da consentire il fissaggio di diverse “teste di lavoro”, bloccandole con un sistema a baionetta. Tali teste sono tutte munite di un albero con estremità imboccante lo stelo con cava quadrata, che sporge dal corpo dell’oggetto.
Attraverso tale accoppiamento, lo stelo con cava quadrata, trascinato in movimento dal motore, fa ruotare l’alberino della testa di lavoro, che, a sua volta, ne aziona le parti attive.
Un apparecchio di questo tipo è abbastanza rumoroso, in quanto il motore del tipo a collettore e spazzole ruota ad alte velocità (3.000 giri il minuto e oltre). Completa I’ apparecchio una riduzione a ingranaggi a vite senza fine o a due o tre stadi di ruote dentate.
Il motore porta, dal lato opposto all’innesto delle teste, una ventola di raffreddamento.
Le varie teste sono montate in modo da poter macinare la carne, grattugiare il formaggio e il pane, affettare più o meno finemente patate, altri vegetali e alcune qualità di frutta.
Poiché le teste di lavoro sono facilmente asportabili, una volta cessato l’uso dell’apparecchio, la testa deve essere sempre accura-mente rimossa e lavata, eventualmente smontandola nei vari pezzi che la costituiscono.
Gli impieghi tipici del tritatutto sono: macinare la carne, il che richiede un tipo di testa di lavoro che contiene una coclea, le lame rotanti e i dischi forati; grattugiare formaggio, pane, buccia di limone, ecc., il che richiede una diversa testa di lavorazione con tamburi cavi adatti; affettare verdura (carote, patate, ecc.) e frutta (mele, pere) utilizzando la stessa testa di lavoro usata per grattugiare, ma impiegando tamburi di lavoro diversi.
In alcuni modelli recenti, è stata aggiunta una terza testa di lavoro, che, in pratica, costituisce uno spremiagrumi.
Dopo aver usato il tritatutto, lavare sempre lé testa o l’attrezzo di lavoro con la massima cura. Qualora questo non venga fatto, residui dei materiali tritati si depositano, stratificati e compressi, all’interno dell’apparecchio; a un certo punto, le teste e gli attrezzi di lavoro perdono la loro efficienza e la resa dell’elettrodomestico scade come quantità e qualità. Qualora una testa di lavoro non si monti con facilità, non bisogna assolutamente forzare: individuarne la causa e rimuoverla. Se l’operazione non riesce, far revisionare il tritatutto da un tecnico.
Inconveniente | Ordine del controlli | Intervento |
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Manca tensione | Collegamenti alla spina o all'apparecchio laschi Spina guasta Cordone interrotto Interruttore guasto | Stringere I collegamenti Sostituire la spina Sostituire il cordone Sostituire l'interruttore |
Il motore non gira o gira a Intermittenza | Uno dei motivi indicati qui sopra Spazzole del motore consumate o rotte Guasto agli avvolgimenti | Effettuare gli stessi controlli e le necessarie sostituzioni Sostituire le spazzole con altre uguali Rivolgersi al fornitore |
L'apparecchio stride | Cuscinetti o guarnizioni usurati o deformati | Rivolgersi al fornitore |