Grazie a una progettazione accurata anche edifici esistenti quali garage. annessi e granai possono essere trasformati in laboratori efficienti. La sistemazione a piano terra è essenziale quando si prevede di installare macchinari pesanti, inoltre è anche più comoda per la consegna di tavole e pannelli. ln teoria il laboratorio dovrebbe essere ubicato separato dai locali di abitazione per ridurre l’inquinamento da rumore e per tenere fuori casa polveri e vapori. Per mantenere il laboratorio a temperatura costante e anche per controllarne l’umidità, si installano apparecchi di riscaldamento con regolazione termostatica e, se possibile, anche l’impianto di condizionamento.
Indice
PROGETTAZIONE DEL LABORATORIO CON MACCHINE
Non sempre ci si può permettere laboratori separati per attrezzi a mano e per macchine. sebbene questa sia la sistemazione ideale. Di conseguenza la maggior parte dei falegnami deve trovare il modo di sistemare un certo numero di macchine in spazi ristretti.
Dopo aver misurato il laboratorio e averne disegnato la pianta su carta quadrettata. si provano varie sistemazioni con modelli in cartoncino delle macchine nella stessa scala della pianta. L’obiettivo è di assicurare ai pezzi in lavorazione percorsi liberi attraverso le singole macchine: quando si pensa che si deve riuscire a far passare sulla segatrice anche pannelli interi di 2.44×1.22 m, diventa subito ovvio come sia importante lasciare intorno alle macchine spazio di lavoro sufficiente.
La sistemazione torse più comune consiste nel raggruppare le macchine al centro del laboratorio con i relativi percorsi dei pezzi in lavorazione perpendicolari tra loro (vedi sotto). Tale disposizione funziona bene purché non si debba mai lavorare su tutte le macchine contemporaneamente. Riuscire a portare i cavi elettrici in un punto solo, è un altro pregio evidente.
Nei laboratori troppo stretti, è possibile sistemare le macchini in linea, ma leggermente sfalsate in modo che i pezzi in lavorazione su una macchina siano sostenuti dai piani delle vicine, anche se a volte si deve regolare l’altezza dei piani stessi per creare percorsi liberi. In alternativa può essere più comodo posizionare il cavalletto a rullo sul lato di uscita della macchina per sostenere i pezzi lunghi.
Per aumentare lo spazio a disposizione si possono allineare le macchine a porte e finestre aperte e persino a sportelli realizzali appositamente nelle pareti del laboratorio. purché le parti sporgenti non ingombrino zone di passaggio. Tornio e trapano verticale possono essere posizionati contro le pareti, lasciando lo spazio ottimale ai lati delle macchine.
BANCHI DI LAVORO E ACCESSORI
l banco da falegname è uno dei ‘pezzi” più importanti dell’attrezzatura del laboratorio, poiché è praticamente impossibile realizzare lavori di qualità su banchi che non siano di costruzione robusta e dotati di morse di buona produzione. La maggioranza dei banchi di lavoro ha altezza compresa tra 800 mm e 850 mm. ma su ordinazione sono disponibili anche più alti e più bassi. Sono reperibili anche banchi per mancini, che sono l’immagine speculare di quelli per destrorsi.
Banco da falegname
I banchi di buona qualità hanno piano in legno duro con spessore di 50 mm almeno. Il faggio forte a fibra corta è il materiale più utilizzato nella costruzione dei piani, ma sono usati anche betulla, acero e vari legni duri africani. Sono reperibili anche banchi con piano di lavoro realizzato parzialmente in multistrati. L’importante è che i piallacci del multistrati siano abbastanza spessi da resistere alle raschiature periodiche per eliminare dalla superficie le macchie di adesivi e materiali di finitura. Sono disponibili banchi con piano di lavoro piatto, ma la maggior parte è realizzata con vano a doccia per gli attrezzi. Tale “contenitore” temporaneo permette di muovere sul banco di lavoro pezzi e telai di grandi dimensioni senza far cadere a terra gli attrezzi a mano. Altri tipi di banco hanno in dotazione vassoi per gli attrezzi da imbullonare al bordo del piano. Altri ancora sono realizzati con la scanalatura o con una serie di fori per riporre seghe a mano e scalpelli.
Per quanto riguarda il telaio. in genere è costruito interamente in legno duro. Sono preferibili i banchi con telai laterali a tenone e mortasa imbullonati alle traverse, ma si controlli che il telaio sia abbastanza stabile da non deformarsi quando si preme lateralmente il piano di lavoro. La maggioranza dei banchi da falegname ha come accessorio un cassetto almeno. ma sono reperibili anche banchi con telaio trasformato in contenitore completamente chiuso.
Morsa da falegname
Tutti i falegnami hanno bisogno almeno della grande morsa fissata permanentemente al bordo anteriore del piano il più vicino possibile alla gamba del telaio sottostante. La gamba evita che il piano si fletta a causa del pezzo in lavorazione serrato nelle ganasce della morsa. Il tipo di morsa forse più comune è realizzato con ganasce in legno per fare presa sui pezzi senza ammaccarli. Altro tipo molto comune è la morsa con ganasce in ghisa che devono essere foderate in legno dal falegname. I due tipi di morsa si azionano ruotando la lunga impugnatura a barra sulla ganascia anteriore, ma alcuni tipi di morsa in ghisa sono muniti di leva di rilascio rapido che disimpegna parte del meccanismo a vite permettendo di aprire e chiudere rapidamente le ganasce semplicemente tirando o spingendo.
Morsa parallela
I banchi di migliore qualità sono costruiti con la morsa
incorporata a un’estremità del piano di lavoro. La morsa parallela fornisce la forza di bloccaggio per serrare i pezzi in lavorazione tra i fermi (o cani) in metallo o in legno infilati nelle mortase praticate nella morsa stessa e a distanza regolare lungo il piano di lavoro stesso. I pezzi possono anche essere bloccati in verticale.
Barletto
Il barletto è una morsa portatile con lungo gambo da inserire nei fori appositi trapanati nel piano di lavoro, foderati con manicotti metallici. Ruotando la vite si preme il braccio imperniato sul pezzo in lavorazione. bloccandolo in orizzontale sul piano di lavoro. Se si inserisce il manicotto nel foro appositamente trapanato nella gamba del banco, si può usare il barletto anche per sostenere i pezzi lunghi serrati nella morsa da falegname.
BANCHI PIEGHEVOLI
Quando lo spazio del laboratorio è troppo ristretto per il banco fisso, si usa quello pieghevole. ll piano di lavoro è formato dalle due grandi ganasce della morsa. una delle quali può essere girata, per accogliere i pezzi rastremati, e raddrizzata, per quelli a facce parallele. I pezzi in lavorazione possono essere bloccati sul piano anche con fermi di plastica. Il banco si apre all’altezza standard dei banchi per la piallatura e per la rifilatura a scalpello e può essere abbassato a altezza comoda per segare.
ACCESSORI PER BANCHI DI LAVORO
Il taglio del legname direttamente sul banco danneggia il piano di lavoro. L’accessorio adatto, oltre a proteggere il piano, serve anche come maschera del pezzo in lavorazione e dell’attrezzo.
Riscontro
Il riscontro in legno duro si usa per tagliare trasversalmente con le seghe a dorso il legname corto. Il blocchetto fissato alla faccia inferiore si appoggia contro il bordo anteriore del banco, mentre il pezzo in lavorazione è tenuto contro l’altro blocchetto. o arresto, fissato alla faccia superiore. Il riscontro è reperibile già pronto, ma può essere realizzato in proprio unendo con spinotti due blocchetti a una tavola piana.
Cassetta a ugnatura
E’ una semplice maschera di legno per il taglio dei giunti a ugnatura e per la squadratura di testa. I due lati alti sono scanalati per guidare la sega. Il pezzo in lavorazione si tiene contro il lato più lontano della cassetta. In alcune cassette le scanalature sono rinforzate con guide della sega regolabili in nylon.
Maschera a ugnatura
La maschera a ugnatura è la versione semplificata della cassetta, avendo un solo lato.
Aggiustatore
Le maschere di questo tipo si usano per piallare di testa. Sono formate da due tavole unite tra loro e sfalsate in modo da formare un’ampia battuta. Il pezzo in lavorazione è tenuto contro l’arresto di legno incastrato nella tavola superiore mentre la pialla è fatta scorrere lungo la tavola inferiore a rimuovere trucioli fini. I giunti a ugnatura si rifilano piallandoli sull’aggiustatore per ugnatura, che ha arresti angolati.
Maschera per ugnatura
E’ un dispositivo con ganascia di bloccaggio regolabile per tenere pezzi di grandi dimensioni a ugnatura e squadrati in modo da poterli rifilare con la pialla a regolazione molto fine. Per tenerla a altezza comoda, si serra nella morsa il listello fissato alla faccia inferiore della maschera stessa.
SICUREZZA
Anche se le norme richieste alle aziende per la salvaguardia della salute e della sicurezza non si applicano ai laboratori in casa, è fondamentale proteggersi da polveri e vapori dannosi, rumore e frammenti di legno e metallo fatti volare da macchine e attrezzi elettrici.
Occhiali protettivi
Le lenti degli occhiali protettivi sono realizzate in policarbonato resistente agli urti. Non solo proteggono gli occhi dai proiettili ma li schermano anche dalla polvere e dalle correnti d’aria create dagli attrezzi elettrici. Gli schermi laterali fissati con ribattini alla montatura forniscono ulteriore protezione.
Occhiali da lavoro
Gli occhiali da lavoro. progettati per aderire alla faccia, proteggono completamente gli occhi. Le lenti, abitualmente in plastica trasparente semirigida. sono inserite nella montatura in vinile più morbida perforata per evitare la formazione di condensa all’interno degli occhiali.
Schermo
La protezione totale della faccia è offerta dalla visiera incernierata o schermo. E’ una forma di protezione particolarmente comoda quando si calzano occhiali da vista.
Cuffie
Le cuffie imbottite e i tappi per orecchie proteggono l’udito dalla sovraesposizione al rumore che può provocare danni a lungo termine.
Mascherina
La semplice mascherina con filtri da sostituire protegge i polmoni
da polveri, vapori non tossici e vernicette e vernici a spruzzo.
Autorespiratore
L’autorespiratore professionale a doppia cartuccia protegge completamente dagli effetti dannosi di vernici, lacche, adesivi e polveri tossiche. Le cartucce intercambiabili con codice a colore sono studiate per filtrare materiali specifici.
ASPIRAZIONE DEI RESIDUI
Segatura e trucioli lasciati ammonticchiare sul pavimento del laboratorio costituiscono un pericolo serio di incendi. Il rischio aumenta quando si lascia fluttuare nell’aria segatura molto fine. che contribuisce a creare atmosfere potenzialmente esplosive. La segatura, inoltre, rende scivoloso il pavimento, é pericolosa e può rovinare le superfici laccate o verniciate. Per i falegnami dilettanti sono disponibili impianti di aspirazione portatili semplici. adatti ai piccoli laboratori.
Impianto mobile
Gli impianti mobili di grande capacità sono ideali per i laboratori con macchine. La segatura aspirata attraverso il tubo flessibile è separata dall’aria dal sacco in cotone montato sopra la macchina e raccolta nel sacco di plastica sottostante. Il tubo accoglie tutta la serie di attacchi studiati per il collegamento alle diverse macchine da falegnameria. Sono disponibili anche tipi di impianti a due tubi per servire contemporaneamente due macchine.
Aspirapolveri per uso industriale
L’aspirapolvere per usi pesanti è un elemento fondamentale dell’attrezzatura del laboratorio, con la solita serie di tubi e ugelli da usare per pulire il pavimento e il macchinario. Una volta munita dell’attacco adatto. la stessa macchina é collegata direttamente all’attrezzo elettrico eliminando all’origine segatura e trucioli. In questa versione, i comandi sono a distanza. essendo attivati dall’interruttore dell’attrezzo elettrico.