Per potere illuminare facendo uso dell’energia elettrica è necessario usare lampade e tubi fluorescenti. Le lampade possono essere alimentate direttamente con la corrente elettrica di rete a 220 V. La corrente elettrica
viene portata alla lampada mediante un attacco a vite o a baionetta (portalampada) che viene montato sul lampadario. Per i tubi fluorescenti il problema è diverso. La fluorescenza del tubo si verifica solamente in determinate condizioni elettriche che vengono generate da un apposito accessorio chiamato reattore; l’innesco viene dato da un altro dispositivo chiamato starter. Questo dispositivo peraltro non è necessario nei tubi ad accensione automatica. Lampade e tubi vanno montati comunque nei lampadari, chiamati più generalmente apparecchi per illuminazione. I principali apparecchi per illuminazione in uso possono essere suddivisi in quattro precise categorie in relazione al sistema con cui sono sistemati nell’ambiente e prescindendo dallo scopo specifico cui sono destinati. Leggere o pesanti, opache o colorate, nascoste o appariscenti, le lampade possono essere da soffitto, da parete, da tavolo e da pavimento. A queste vanno aggiunte tutte le lampade da incasso o destinate ad usi speciali.
Indice
Lampade da soffitto
Sono quelle che richiamano l’idea tradizionale del lampadario, ma tra di esse trovano posto un numero considerevole di apparecchiature che al lampadario non assomigliano affatto. Procedendo con ordine, fra queste lampade si trovano i lampadari tradizionali da appendere e che hanno una propria struttura portante (stelo metallico, catena, filo di acciaio o altro). Sono generalmente pesanti e possono montare anche numerose lampade accendibili tutte assieme o a gruppi separati. Richiedono molto spesso operazioni di montaggio preliminari (specialmente se nuovi) e un po’ di attenzione nei collegamenti elettrici. Sempre fra i lampadari da appendere trovano posto quelli di tipo
giapponese o comunque molto leggeri che sono privi di una struttura portante vera e propria. In tal caso il filo di alimentazione della lampada, oltre a portare l’energia elettrica, deve avere anche una certa resistenza alla trazione ed un aspetto gradevole. E proprio il filo infatti che sosterrà l’intero lampadario. La stessa struttura leggera di questo tipo di lampade ed il materiale con cui sono costruite permettono la massima libertà di applicazione e, adattandosi perfetta mente allo spirito ed al tipo dell’arredamento moderno, trovano ampia diffusione. Sul soffitto inoltre possono essere montali altri tipi di lampade che in comune hanno la caratteristica di venir fissate direttamente al soffitto. Fra queste le più note sono le plafoniere. Sono adatte ad ambienti impersonali e con soffitti non molto alti. Se però correggono con forme e colori ii loro insignificante aspetto esterno, possono integrarsi bene in qualsiasi arredamento. Fra le plafoniere trovano posto quelle alimentate con tubi fluorescenti.
Nella tradizione sono considerate lampade fredde e insignificanti che troppo spesso ricordano l’ambiente di lavoro. Questo convincimento, però, può essere rapidamente corretto se si tiene conto dei numerosi tipi di lampade che possono montare. Non ci si riferisce, ovviamente, alla potenza, quanto al colore o, meglio ancora, alla temperatura di colore come si dice in gergo. Le lampade fluorescenti, infatti, a differenza delle normali lampade, possono
produrre radiazioni luminose di colori molto diversi. Il fissaggio delle plafoniere è molto vincolato alla posizione dei punti luce, specialmente nelle case in affitto e richiede quasi sempre la perforazione del soffitto per conferire la dovuta sicurezza di installazione.
Infine un sistema di illuminazione a soffitto ancora poco usato nelle case di abitazione, è quello a binari elettrificati. Si tratta di profilati di alluminio dalla forma ad U rivestiti internamente materiale isolante nel quale sono annegati i conduttori elettrici. Su questi binari possono rapidamente inseriti o spostati diversi tipi di lampade, dagli spot ai saliscendi. Offrono il vantaggio considerevole di permettere di cambiare radicalmente e in pochi secondi l’iiluminazione di una stanza adattandosi perfettamente anche ai più tradizionali sistemi di distribuzione del l’energia elettrica. Sono stati citati fra i tipi di lampade da soffitto, anche se in realtà il soffitto è solo una delle superfici su cui possono essere fissati.
Lampade da parete
Comunemente chiamate con un francesismo « appliques », sono state molto in auge nell’epoca in cui si è avuto il passaggio dall’illuminazione a combustione (candele, petrolio, gas) a quella elettrica per una giustificata forma di nostalgia per il passato.
Ancor oggi si usano lampade del genere, ma si tratta di vere e proprie lampade da parete, legate alla progettazione dell’impianto elettrico domestico; consentono però soluzioni poco flessibili e offrono una illuminazione discutibile. In questo caso, soprattutto negli appartamenti in affitto, costituiscono un grosso limite alla possibilità di realizzare un’illuminazione personalizzata; questo sistema quindi è oggi pressoché abbandonato ed è comunque in genere limitato a locali di transito. Le lampade da parete, però, possono offrire soluzioni del tutto diverse da quelle rigide del passato; l’essenziale consiste nella possibilità di appoggiare o fissare le lampade alla parete o disporle comunque molto vicine a questa senza essere vincolati ad un preesistente impianto elettrico incassato: si ricorre così ai binari elettrificati o alle lampade sospese sui cavetti di acciaio tesi da contrappesi nei pressi delle pareti. Fra le lampade da parete è necessario annoverare anche quelle fluorescenti fissate sopra a cornici o modanature con cui si illuminano gli ambienti con luce diffusa dì colore assai vicino a quella diurna. Non è necessario pensare esclusivamente alle pesanti, ingombranti e costose cornici di stucco disposte tutto attorno ad una stanza. Si pensi però alle cassette delle tapparelle, alte cornici delle porte o delle finestre e si troverà certamente il modo di mascherare una luce artificiale capace come nessun’altra dì dare una piacevole e riposante illuminazione in molti casi si riuscirà a dare la piacevole sensazione delia luce del giorno che entra dalla finestra anche se fuori è notte fonda. Per poter
comunque conferire alla corretta illuminazione di un ambiente un aspetto ordinato e sicuro è sempre indispensabile curare nel dettaglio il fissaggio dei fili o dei cavi di alimentazione che non si devono vedere.
Lampade da tavolo
È un tipo di illuminazione destinata soprattutto alla lettura o alia scrittura. In molte circostanze, però specialmente nell’architettura moderna, la lampada da tavolo serve a completare o, al limite a sostituire l’illuminazione tradizionale con lampade sospese.
Nel caso di lampade destinate ad illuminare tavoli da lavoro o da studio è importante considerare per primo un dettaglio: chi scrive deve poter avere bene illuminato il punto ove la penna tocca il foglio; è ovvio quindi che la lampada deve essere disposta sulla sinistra di chi scrive, leggermente in avanti, o sulla destra per chi usa la mano sinistra. La luce dovrà essere il più possibile simile a quella diurna (come colore e intensità) senza peraltro arrivare all’abbagliamento. Le lampade opportunamente schermate da paralume dovranno essere dirette in modo da non colpire gli occhi. La soluzione ideale poi deve fare in modo che la lampada stessa offra il minimo ingombro sul piano di lavoro. Le lampade da tavolo destinate all’illuminazione generica di un ambiente o del più intimo angolo di un salotto potranno seguire i gusti più svariati, ma anche in questo caso sarà indispensabile evitare di offendere la vista con luce diretta agli occhi. In molte circostanze sarà necessario procedere per tentativi non solo per individuare la posizione corretta della lampada, e questo è agevolato dalla sua installazione mobile, ma anche per ottenere il giusto effetto di “calore e colore” usando lampadine di vari tipi e potenze. Anche per le lampade da tavolo può essere necessario portare l’alimentazione elettrica in un punto in cui l’impianto fisso della casa non arriva. Si eviti sistematicamente II filo volante, specialmente se lungo e si provveda con pazienza al fissaggio di un cavetto bene isolato e mascherato dalla forma delle pareti, dalle cornici delle porte e dai battiscopa. Nelle lampade da tavolo con struttura metallica è importante curare l’isolamento elettrico per evitare pericolose scosse elettriche. La struttura metallica di una lampada, qualsiasi essa sia, dovrebbe sempre essere collegata a terra tramite l’apposito terzo filo, {di terra) di cui sono provvisti per legge tutti gli impianti moderni. Se infine il tavolo richiede un elevato livello di illuminazione e la sua superficie è grande, illuminarlo con le classiche lampade a incandescenza può risultare difficile e costoso. In questi casi sarà sufficiente usare lampade con tubi fluorescenti per ottenere in un sol colpo entrambi gli obiettivi; livello costante di illuminazione su tutta la superficie ed economia di energia elettrica.
Lampade da terra
Sono essenzialmente destinate all’illuminazione dei locali di soggiorno e svolgono molto spesso una funzione ornamentale anche quando sono spente. Consigliarne la scelta sarebbe come voler influenzare i gusti altrui; i concetti fondamentali di scelta però, dovranno curare la stabilità della lampada ed il suo isolamento, in modo parti colare se il piano di appoggio è irregolare e umido. Non tentare di isolare dal suolo un basamento metallico con l’interposizione di un panno o di tasselli di gomma. È molto più sicuro collegare la struttura al filo di terra; solo in questo modo sarà possibile evita re con certezza contatti accidentali