Il malanno più tipico di un armadio, se è di legno massiccio, consiste nella spaccatura di una delle due fiancate. Essendo un mobile con una struttura molto semplice, è raro che si verifichino guai difficili da riparare: le noie maggiori, quindi, vengono da quei piccoli particolari con cui abbiamo a che fare tutti i giorni nel normale uso del mobile.
Una maniglia che viene via, per esempio: quasi sempre si tratta del tipo fissato dalla parte interna con un dado. È chiaro che, in questo caso, basta avvitare. E se la vite stessa è rotta, occorre sostituirla. Oppure ci si può trovare di fronte a una fiancata in cui cerchiamo inutilmente di infiggere un chiodino o fissare una vite, magari per appenderci la stanghetta per le cravatte; inutilmente, in quanto la fiancata stessa non è di legno massiccio e il nostro chiodo non fa presa. Occorrerà ingegnarsi, praticare un foro con il trapano, inserire un tassello incollato alla estremità, che vada a bloccarsi contro la parte interna del rivestimento esterno, e in cui si possa in seguito fissare la vite. Oppure può accadere (dettaglio 1 della fig. 1) che la corona dentata a cui è fissata l’asta che regge gli attaccapanni non morda più nel legno ed esca. C’è una sola cura: perforare la piastrina della corona con il trapano, inserire una vite e quindi fissare la corona in questo modo, magari eliminando la dentatura; qualora la vite non riuscisse a mordere in misura sufficiente, ricorrere al sistema a cui abbiamo in precedenza accennato. Può succedere (dettaglio 2 della fig. 2) che si rompa quella chiave che aziona la serratura, e che fa anche da maniglia, senza la quale la porta dell’armadio rimane bloccata. Poiché si tratta, nella quasi totalità dei casi, di una chiave senza dentatura, o con un profilo molto sommario, non ci saranno problemi a ripararla in casa. Saranno sufficienti un saldatore e una lima. Con il primo si ricostruisce la parte mancante, con la seconda si riduce al profilo originale. Estrema attenzione occorre dedicare, per quanto riguarda le porte degli armadi, alle cerniere che le reggono. Oliarle regolarmente e sostituirle se cedono.
Un altro grattacapo, soprattutto per chi ha un armadio un po’ vecchiotto, viene dai ripiani, che si possono scollare o staccare dalle viti o dai perni di sostegno.
Al dettaglio 4 della fig. 1 sono indicati i metodi più frequenti (e più consigliabili) per fissarli nuovamente al loro posto. Si può fare uso di squadrette d’acciaio, che andranno avvitate tanto nel ripiano quanto nella parete; oppure di listelli di legno, da avvitare e inchiodare come se si trattasse delle guide di un cassetto, e a cui il ripiano è a sua volta incollato, inchiodato o avvitato; oppure, infine, di perni di legno che saranno inseriti nella fiancata del mobile, dalla quale sporgeranno in misura sufficiente per costituire base d’appoggio per il ripiano. Un sistema analogo per principio a quello dei perni di legno consiste nel fissare alla fiancata certi chiodi o viti dotati di un anello di gomma o plastica, cui si potrà poi appoggiare il ripiano. Un’altra opera zione di una certa importanza consiste nella manutenzione e nell’eventuale riparazione di una serratura a doppia azione, di quelle cioè che oltre a far scorrere un catenaccio azionano due aste verticali di ferro, che entrano in apposite sedi rispettiva mente nella base e nel coperchio dell’armadio. Occorre anzitutto lubrificarlo dove indicato, in figura, dalle frecce rosse. Se la serratura si bloccasse e dovesse quindi essere smontata, occorre anzitutto togliere la striscia di legno fissata a protezione delle aste verticali che è avvitata e/o incollata. Togliere quindi le due aste di ferro che sono fissate con vite e bullone ai due chiavistelli che escono dalla serratura, sopra e sotto: se le aste sono da raddrizzare, occorre farlo con la massima attenzione, per ché si tratta in pratica di un congegno sensibile a qualsiasi imperfezione. La serratura stessa, se necessario, può essere tolta svitando quattro viti.
Come installare uno specchio
L’ultimo problema dì cui ci occuperemo è l’installazione di uno specchio all’interno di un’anta dell’armadio. La prima raccomandazione è di misurare attentamente lo spazio disponibile, libero da viti, serrature o altre sporgenze. Poi farsi tagliare lo specchio della misura voluta. In molti negozi è possibile acquistare semplici specchi rettangolari già tagliati, in misure standard, che sono in grado di risolvere la maggior parte dei problemi. Questi specchi già confezionati hanno il grande vantaggio di avere già alle estremità i fori per il fissaggio. Se questi non ci fossero, si può provvedere per conto proprio, ma con qualche avvertenza, come indicano le figure 2 e 3. Misurare attentamente i punti da perforare. Praticare i fori con un trapano elettrico, appoggiando lo specchio su un panno morbido, e facendo ruotare la punta in uno strato di mastice. A foro ultimato, avvitare all’armadio con viti a borchia, del tipo cioè che hanno nella testa un filetto in cui può essere inserita una borchia. Si avviti usando il cacciavite, ma quando si sente che la fine della corsa della vite è prossima, arrestarsi, altrimenti lo specchio potrebbe rompersi. Ricoprire quindi e nascondere la vite con la borchia.