Una muratura è formata da materiali come la pietra, i conglomerati o i mattoni, tenuti insieme da un legante che, mescolato con l’acqua, indurisce e fa presa. Questi leganti (gesso, cemento, malta) sono usati per mettere in opera, intonacare o riparare una muratura rovinata o per
murare accessori; il cemento serve anche per la preparazione del calcestruzzo.
Il gesso è una polvere bianca che, a contatto con l’acqua, fa presa. Per irrorare il gesso, gettarlo a pioggia nell’acqua in proporzioni che variano secondo l’impiego.
Poiché l’impasto indurisce in soli 5 minuti e deve quindi essere usato subito, è consigliabile irrorare il gesso In piccole quantità, piuttosto che ritrovarsene una certa quantità non più utilizzabile perché indurita.
Dopo aver deciso le proporzioni tra gesso e acqua, procedere alla preparazione dell’impasto. Quando tutto il gesso sì è sciolto nell’acqua, lasciare riposare per qualche minuto, sorvegliandolo continuamente; quando comincia a ispessire, significa che comincia a far presa e deve, quindi, essere usato nel più breve tempo possibile.
Se, durante il lavoro. Il gesso rimane liquido, oppure si asciuga e indurisce troppo rapidamente, non aggiungere né gesso né acqua, perché l’impasto si rovinerebbe. In tal caso, non rimane altro da fare che gettarlo via e prepararne dell’altro, in proporzioni diverse.
Per rifare una sagoma in rilievo, come una cornice o un rosone, procurarsi del gesso per modelli, più duro del gesso normale, e mescolarlo con canapa o filaccia per ottenere una massa più compatta e meno fragile, che si può facilmente modellare. Coprendo con questo impasto un motivo ornamentale, si ottiene, quando il gesso asciuga, uno stampo esatto e abbastanza resistente da poter essere usato per modellare un altro pezzo uguale.
GETTARE L’IMPASTO CON LA CAZZUOLA
Prelevare una piccola quantità di gesso, precedentemente preparato, con il bordo della cazzuola.
Sollevare la cazzuola e poi abbassarla inclinandola in modo che I’impasto scenda verso l’altro bordo (figure 1, 2). Con un movimento rapido e deciso rialzare la cazzuola verso il muro e gettarvi sopra rimpasto, facendo in modo che si stenda dal basso verso l’alto (figure 3, 4, 5).