Il punto più importante da ricordare nell’acquisto dei cacciaviti è che la punta deve essere adatta all’intaglio delle singole viti, di conseguenza si ha bisogno dello stesso attrezzo in una serie di misure. Per quanto riguarda le fogge
dei manici, sono da scegliere quelli che si sentono più comodi, ricordando che l’impugnatura liscia a pera offre una presa migliore di quella dei manici scanalati, a strozzatura e sfaccettati.
Indice
SCELTA DEL CACCIAVITE
I cacciavite devono avere la punta che si adatta esattamente all’intaglio della vite. Devono avvitare con il minimo sforzo e senza danneggiare né la testa della vite né il pezzo in lavorazione.
Quando la punta del cacciavite è troppo larga (1). durante l’avvitatura graffia il legno circostante. Quando è troppo stretta (2), non riesce a produrre la coppia sufficiente per ruotare la vite, ma con ogni probabilità danneggia l’intaglio.
I cacciavite con punta a croce si provano ponendo la punta sulla testa della vite e poi ruotando l’estremità del manico con la punta delle dita. Se il cacciavite è troppo largo sfugge dall’intaglio; se è troppo piccolo, oscilla avanti e indietro. l cacciavite della misura corretta aderisce bene all’intaglio senza muoversi.
Se si usa un cacciavite a punta diritta per avvitare le viti con intaglio a croce, si rischia di spanare il centro della croce.
Cacciavite da falegname l cacciavite da falegname è l’attrezzo tradizionale per i lavori in legno. l manico in legno duro a sezione ovale si adatta bene alla mano permettendo di fornire la coppia massima alla punta. Tradizionalmente la lama ha tallone largo e piatto da infilare nell’intaglio della ghiera, ma nei modelli più recenti la lama cilindrica attraversa diritta il manico in legno o in plastica.
La lama dei cacciavite da falegname ha punta svasata, ma spesso è molata in modo che l’estremità si assottigli.
Cacciavite a manico scanalato
Questo tipo di cacciavite, studiato per le industrie elettriche e meccaniche, a volte è preferito anche per i lavori di falegnameria. l manico relativamente sottile può essere ruotato con la punta delle dita e la punta spesso parallela occupa tutta la larghezza dell’intaglio delle viti. La punta conserva sempre la stessa forma anche dopo numerose molature.
Cacciavite con punta a croce
Per migliorare la presa tra attrezzo e vite, questi cacciavite a lama rotonda hanno estremità appuntita con quattro ali che si accoppiano alle quattro scanalature a croce dell’intaglio di viti speciali. Sono reperibili in tre tipi: con punta tipo Philips, che si inserisce nell’intaglio a croce semplice; tipo Pozi. da inserire nell’intaglio a croce con piccolo quadrato al centro; tipo Supa, molto simile al precedente, che trattiene sulla punta la vite senza bisogno di sostenerla durante l’inserimento nel foro di invito. E’ consigliabile accoppiare sempre il tipo di cacciavite al tipo di vite e controllare che la punta si adatti bene per non danneggiare l’intaglio stesso.
Cacciavite curvo
E’ una barra di metallo piegata a gomito e molata alle due estremità a formare punte diritte o a croce. E’ usato negli spazi troppo piccoli per i cacciavite normali.
Cacciavite nano
Risulta essere studiato per avvitare viti grandi in spazi ristretti; ha lama corta con punta larga e manico di diametro maggiorato.
Cacciavite di precisione
Cacciavite in miniatura per lavori fini, quali avvitare piccole cerniere ai coperchi delle scatole. Si usa premendo con l’indice sulla testa rotante e facendo ruotare il gambo zigrinato tra il pollice e le altre dita.
Cacciavite a cricchetto
Il cacciavite a cricchetto, con punta diritta o a croce, permette di avvitare e svitare senza dover cambiare la presa sull’attrezzo. l piccoio cursore zigrinato sulla ghiera comanda il cricchetto mettendolo in presa in verso orario e antiorario. Spostando il cursore in posizione centrale si blocca il meccanismo e l’attrezzo funziona come il cacciavite normale.
Cacciavite a spirale
E’ un tipo di cacciavite studiato per la velocità. La pressione esercitata sull’impugnatura è trasformata dalla scanalatura a spirale dell’albero interno in forza rotante alla punta. L’albero caricato a molla lavora con azione a pompa, allungandosi tutte le volte che si rilascia la pressione. li verso di rotazione è comandato dal meccanismo a cricco, mentre l’anello di bloccaggio fissa l’albero in posizione arretrata per usare l’attrezzo come il cacciavite a cricchetto. Il mandrino prende punte intercambiabili di varie misure. Le punte si montano tirando indietro il mandrino, e rilasciandolo una volta inserita la punta.
Quando si usa il cacciavite con funzionamento a pompa, si deve sempre tenere fermo il mandrino con la mano per impedire che la punta scivoli fuori dall’intaglio.
INSERIMENTO DELLE VITI DA LEGNO
E’ possibile avvitare le viti nei legni dolci senza alcuna preparazione, ma vi è sempre il rischio di fendere il legno o di serrare la vite in obliquo. E’ decisamente preferibile aprire le fibre con il punteruolo o, meglio ancora, trapanare i fori di invito e per il gambo, così da guidare la vite e ridurre l’attrito. Quest’ultimo sistema è essenziale quando si avvita su legni duri.
Fori di invito e per il gambo
i trapana prima il foro di invito con punta leggermente più piccola della parte filettata della vite, poi il foro parziale per il gambo, con punta dello stesso diametro della parte non Nettata. Se necessario, si svasa la parte superiore del foro prima di inserire la vite. Quando la vite aderisce troppo, si rimuove e si ingrassa leggermente il gambo.
Viti accecate
Quando si devono inserire le viti sotto la superficie del legno si trapana prima il foro per l’accecatura con la macchia e poi i fori di invito e per il gambo.
Rimozione delle viti danneggiate
Per rimuovere le viti danneggiate si sceglie il cacciavite che si adatta meglio all’intaglio, molandone la punta per eliminare gli angoli, se questo è l’unico mezzo per adattarlo esattamente.
Si prova prima picchiettando il manico del cacciavite con il mazzuolo. A volte aiuta a smuovere le viti ostinate.
Un altro sistema consiste nel riscaldare la testa delle viti con il saldatore: il metallo si dilata e quando si è raffreddato di nuovo, è possibile che la vite si sia allentata.
Quando i due sistemi non funzionano, si rimuove la vite trapanando con punte progressivamente più grandi.
Riparazione dei cacciavite
I cacciavite con punta arrotondata e usurata sono inutilizzabili. Si affilano con lima e pietra per affilatura oppure si mola la punta con la mola da banco. Prima si molano i due lati di piatto sul disco (1). poi si mola in squadra la punta.
Risulta essere praticamente impossibile molare i cacciavite con punta a croce. Le punte danneggiate si possono ritoccare con la lima piccola, ma i cacciavite molto usurati devono essere sostituiti.