Con raschietti ben affilati, che rimuovono trucioli sottili come fogli di carta, si ottengono finiture del legno superiori a quelle ottenute carteggiando, specialmente quando si lavorano legni a fibre comunque irregolari che sarebbero strappate persino dalle pialle più finemente regolate. l raschietti si usano anche per rimuovere vecchie finiture e macchie di adesivi seccati.
Indice
Tipologie di raschietti per legno
Vediamo quali sono le diverse tipologie di raschietti per legno.
Rasiere
La rasiera diritta, per lavorare su superfici piane, è un semplice rettangolo di acciaio temperato. E’ fornita sotto forma di lamina ottusa da preparare all’uso mediante la formazione del tagliente.
Sono reperibili anche rasiere a collo di cigno e concave/convesse per la finitura di modanature e pezzi sagomati.
Raschietti
I raschietti con manico in legno si usano facilmente e si impugnano comodamente. Le lame intercambiabili si sostituiscono non appena ottuse. Sono reperibili anche raschietti a manico lungo per lavori pesanti su pavimenti in legno, imbarcazioni ecc. I raschietti (che tagliano soio tirando) devono essere tenuti leggermente inclinati rispetto alla superficie.
Raschietto a due manici I raschietti a due manici sono semplici guide fuse in metallo studiate per eseguire più facilmente e più comodamente il lavoro delle rasiere. La lama, bloccata nel telaio con inclinazione ottimale, si incurva azionando la vite con pomolo posta al centro.
A differenza delle rasiere. che sono tagliate con i quattro bordi squadrati, la lama dei raschietti a due manici è molata con angolo di 45° su due bordi. Dopo averli affilati sulla pietra si forma il tagliente come per le rasiere.
Bloccata la lama nell’attrezzo mediante la barra e le viti di bloccaggio, si aggiusta la curvatura con la vite apposita sino a quando la lama taglia il truciolo voluto: maggiore la curvatura più grossolano il truciolo.
Acciarini
Gli acciarini, formati da manico e sbarretta di acciaio temperato a sezione rotonda. ovale o triangolare, si usano per formare il tagliente delle lame dei raschietti.
UTILIZZO DELLE RASIERE
La rasiera si impugna con entrambe le mani e si flette nella curva voluta premendo sul retro con i pollici vicino al bordo inferiore.
Tecniche d’uso
Si inclina la rasiera in avanti e spingendo l’attrezzo si solleva il truciolo (1). Inclinazione e curvatura si modificano sino a quando la rasiera rimuove la quantità di legno voluta.
Le rasiere quasi piatte “scremano” le superfici, mentre con curvatura più accentuata tagliano più a fondo per rimuovere i difetti.
Per raschiare le superfici piane, si lavora su aree ampie passando in diagonale al verso delle fibre nelle due direzioni, prima della finitura parallela alle fibre. Lungo i bordi e lungo le ostruzioni si raschia tirando l’attrezzo (2).
AFFILATURA DEI RASCHIETTI
Tutti i pezzi di acciaio tagliati con bordi diritti raschiano in qualche modo il legno. Probabilmente producono solo segatura, ma se dovessero sollevare trucioli, questi, discontinui e frastagliati, lascierebbero la superficie malamente rifinita. Le rasiere, invece, sono lavorate accuratamente prima con la lima poi con la pietra per affilatura quindi con l’acciarino per formare il tagliente.
Squadratura del bordo
Dopo aver bloccato la rasiera nuova nella morsa, si limano a squadro i bordi lunghi con lima per metalli a taglio dolce. Per evitare che la lima dondoli sul bordo, la si guida con la punta delle dita (1) mentre la si tira lungo il bordo della rasiera.
Affilatura con la pietra sagomata
Dopo aver limato il bordo liscio e brillante, si affila la rasiera con pietra sagomata a olio usandola come la lima e ruotandola di frequente. l ricciolo metallico si rimuove passando la pietra sui due lati della rasiera (2).
Formazione del tagliente
Per formare il tagliente prima si consolida il metallo del bordo. Si posa la rasiera piatta sul piano del banco di lavoro vicino al bordo e si passa con forza tre o quattro volte l’acciarino (3). Si rivolta la rasiera e si lavora allo stesso modo sull’altro bordo.
Il tagliente vero e proprio si forma passando due o tre volte l’acciarino, con inclinazione di 85° circa rispetto alla faccia della rasiera, sul bordo di questa tenuta in verticale (4).
Quando la rasiera non lavora bene, si forma un nuovo tagliente. Non è necessario squadrare il bordo sino a quando non è arrotondato o danneggiato.